La SIPsA nasce nel 1981 da un gruppo di psicoterapeuti e psichiatri italiani che si erano formati alla S.E.P.T. (Société d’études du psychodrame pratique et théorique) di Parigi e che sono stati attivi in Italia fin dal 1971 sotto questa sigla.
Fu infatti la coppia di psicoanalisti francesi, di formazione lacaniana, Genie e Paul Lemoine, che introdusse in Italia lo Psicodramma Analitico e che lo rielaborò a partire dall’invenzione dello psicodramma moreniano ideato nei primi anni del XX secolo. Si tratta di un’elaborazione in termini gruppali dell’impostazione freudiana del funzionamento della mente che ha trovato ampia applicazione in ambito terapeutico e formativo. Lo psicodramma analitico “riscrive” la pratica inaugurata da Moreno. Non è un’applicazione della psicoanalisi individuale al gruppo. Nel gruppo è su un altro piano di lavoro che la parola si manifesta e la psicoanalisi è all’opera.
Tra i tanti allievi dei Lemoine ci furono Luisa Mele ed Elena Croce che con loro iniziarono a fare diverse esperienze in gruppi residenziali, durante i quali poterono formarsi, nel tempo, all’utilizzo del dispositivo dello Psicodramma Analitico. Grazie al loro impegno, seguirono anni di grande fermento di pensiero e di pratica intorno al tema della gruppalitá, furono innumerevoli gli spunti di riflessione e di applicazione che il dispositivo offrí.
I risultati prodotti dalla prassi nel campo della clinica, in special modo in tutti i casi in cui si rilevavano difficoltà rispetto ai processi di simbolizzazione, misero in evidenza l’innovazione e l’efficacia dello Psicodramma Analitico rispetto a setting gruppali di altro tipo perché si produceva nei pazienti un evidente “effetto soggetto”.
Seguirono una decina di anni di sperimentazioni in vari ambiti della clinica, compreso quello delle psicosi, ed in vari contesti di cura sia istituzionali, sia privati fino ad arrivare oggi ad estendersi al privato sociale, al campo educativo e della formazione.
La SIPsA nasce quindi dalla diffusione in Italia dello Psicodramma Analitico, dal desiderio dei primi psicodrammatisti di associarsi per sviluppare la teoria attraverso la ricerca in tutti i campi possibili della clinica, con l’obiettivo comune di utilizzare questo dispositivo di cura e di trasmetterne la pratica attraverso la formazione degli psicodrammatisti.