Il Cartel è un dispositivo di lavoro in piccolo gruppo inventato da J.Lacan, che si attua in campo psicoanalitico al confine tra soggetto e gruppo, con lo scopo di lavorare ed esporre il supposto sapere di ognuno alla collettività.
Un suo obiettivo fondante è confrontare soggettività e legame sociale.
È costituito da 4 persone che si aggregarono su un tema di interesse comune e da un “più uno (+1)” che svolge funzione di ascolto e di garante del discorso psicoanalitico, compito che può essere assunto da chi lo desidera. Al più-uno spetta di “vegliare sugli effetti interni dell’impresa e di provocare l’elaborazione, agendo contro l’inerzia e attivando le condizioni propizie al lavoro”.
Come si svolge
Il lavoro effettuato nel Cartel si svolge sul doppio versante del tema centrale affrontato che si trasforma in tanti piccoli temi con un movimento rizomatico, e della ricerca di un metodo messo in comune per avvicinarli. È caratterizzato quindi da un discorso aperto che lavora sulle libere associazioni di ognuno nel confronto con gli altri.
La cadenza degli incontri è decisa dai partecipanti e ognuno entra nel tema comune attraverso un argomento di ricerca individuale producendo dei testi scritti che condivide con gli altri.
Si lavora per un anno, massimo due, per non scadere, attraverso le identificazioni, “nell’effetto colla” del gruppo.
Al Cartel possono partecipare sia coloro che operano come psicoanalisti, sia quanti vogliono avvicinarsi alla psicoanalisi e studiarla in un contesto di gruppo