I Gruppi di Supervisione o di plurivisione sono rivolti a medici, psicologi, psicoterapeuti, educatori, insegnanti, infermieri e professionisti della relazione d’aiuto che operano in vari ambiti e che desiderano impegnarsi in una verifica costruttiva, analiticamente orientata, sul proprio modo di lavorare.
La supervisione si svolge in gruppo una volta al mese per durata di un’ ora e mezza. Viene condotta da due didatti in funzione di osservatore e di animatore e si articola con la presentazione di un caso clinico da parte di un partecipante. Il caso clinico non è dato solo dal paziente ma dalla relazione sintomatica tra analista e paziente. Ciò che viene analizzato è l’implicazione soggettiva del terapeuta nella conduzione della cura. Del caso viene poi rappresentata una scena scelta dall’animatore perché ritenuta significativa per la questione di criticità posta dal terapeuta. Viene utilizzato il dispositivo dello psicodramma analitico per espandere il campo della comprensione del paziente con l’ausilio sia delle interpretazioni fatte dal didatta, sia di quelle fatte dai colleghi che sono presenti nel gruppo. La sessione si conclude con la lettura del l’osservazione che come sappiamo apre ad ulteriori associazioni sui significanti emersi.
Il mese successivo il terapeuta che ha presentato il caso porterà un elaborato teorico sul tema trattato e lo leggerà al gruppo dei colleghi e ai didatti. Questo processo consente al professionista di sperimentarsi nell’esercizio della sua attività e di poter collegare la prassi alla teoria di riferimento in una condizione di condivisione del proprio lavoro con i colleghi.
Nel caso di altri professionisti della relazione d’aiuto si opera nello stesso modo centrando l’intervento interpretativo sulla questione del ruolo atteso e del ruolo vissuto nell’esercizio della professione.