L’a solo o assolo è una sorta di monologo che, solitamente, avviene a conclusione di una sequenza di gioco; da parte del conduttore viene data la consegna al protagonista di rimanere seduto al centro del gruppo, mentre gli altri partecipanti tornano a posto, e di riflettere a voce alta sul gioco appena rappresentato, restando nell’ultima posizione che si è assunta (quella del protagonista o quella del cambio di ruolo se il gioco si è interrotto durante l’inversione). L’obiettivo di questa tecnica è di provare a garantire qualche attimo all’ introspezione personale nel passaggio tra la conclusione del gioco e il ritorno al proprio posto e l’ascolto dei commenti degli altri partecipanti, la posizione stessa del soggetto durante l’assolo, nell’incrocio degli sguardi e dell’ascolto del resto dei partecipanti, è del tutto specifica.
“Spesso l’a solo costituisce il momento della verità e di maggior contatto con parti trascurate di se stessi, anche se l’inibizione rende il protagonista completamente muto”. (Croce B. E. 2010, pag. 54).