Dove si colloca l’inconscio nel panorama scienti co e relazionale moderno?
Se pensiamo che ormai anche le neuroscienze riconoscono che quasi la totalità delle operazioni mentali si situano sotto il livello di coscienza, a maggior ragione, come psicoterapeuti psicodinamici e psicoanalisti, possiamo dire oggi, con ancora più forza, che l’inconscio sottende e condiziona il sentire, il pensare e l’agire umano. Questo a dispetto del sempre più ampio e diffuso desiderio, o bisogno, di prevedibilità e di controllo, che sembra caratterizzare la nostra contemporaneità, così affascinata dal primato della logica e della razionalità. E proprio mentre gli scenari socioeconomici cambiano velocemente le coordinate e i confini di riferimento (geografici, temporali, culturali) appaiono più mutevoli e più “liquidi”. Ma, ci chiediamo: è cambiato l’inconscio oggi? Rispetto a quello che osservavano, in ben altri tempi e panorami culturali e socio-economici, i clinici di 100 e più anni fa? Quali vecchi e nuovi elementi ci troviamo ad osservare oggi? E con quali strumenti ci troviamo ad intervenire oggi? All’interno di quali attuali teorie e cornici del modello psicodinamico?
Nelle Giornate COIRAG di Fiesole 2016, organizzate anche quest’anno dalla Commissione Scientifica Nazionale della COIRAG (CSN), partiremo da questi interrogativi per attivare una riflessione sullo stato dell’arte del modello psicodinamico, riesaminato attraverso le attuali esperienze nella clinica, nel pubblico come nel privato e nel sociale, cercando di individuare il lo rosso dell’inconscio ed il suo dispiegarsi nei gruppi.
Partendo dal lavoro fatto insieme in COIRAG, con lo stimolo di diversi Relatori, avvieremo un percorso che vorrebbe condurci anche verso la costruzione del prossimo Convegno COIRAG del 2017.