RIVISTA SIPSA – “Il Romanzo Familiare”

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Quello del romanzo familiare, oserei dire, è il cardine del nostro lavoro. Ogni giorno i racconti dei nostri pazienti, in gruppo e non, ci della loro storia familiare e dicono noi ci ritroviamo a lavorare continuamente il romanzo della loro famiglia, intendendo il romanzo nel senso propriamente Freudiano che è quello relativo non tanto alle vicissitudini ed alla storia vera e propria della famiglia di origine, quanto alle fantasie che si costruiscono su di essa.
La scelta di questo tema è dettata dal desiderio di soffermarci sulla clinica e anche di riflettere su come i nuovi modelli culturali riescano a incidere nella struttura sociale che è, oggi come sempre, fondata sulla struttura familiare.
Mi sembra doveroso – e anche molto bello (!) – aprire questo numero nuovo che tratta di una questione “antica” con un contributo di Elena Benedetta Croce (già pubblicato nel numero Famiglie in gioco, in Areaanalisi, nel 1998), nostra grande maestra di Psicodramma analitico e con le riflessioni di un eminente esponente della “psicanalisi” lacaniana in Italia e in Europa, Antonio Di Ciaccia.
Abbiamo anche inserito due articoli di due psicodrammatisti che ci hanno ormai lasciato: il primo di Serge Gaudé, l’altro, scritto insieme ad Elena B. Croce, di Eugenio Fieramonti, anch’essi pubblicati nello stesso numero di Areaanalisi. Entrambi hanno lasciato contributi importanti al nostro psicodramma.
In questo numero sono moltissimi gli articoli che trattano proprio dello psicodramma e ci sentiamo particolarmente orgogliosi di ciò. È una dimostrazione palese di quanto questo strumento sia più che mai attuale e efficace nella clinica.
Scrive Elena Croce, nell’articolo che troverete in questo numero: «[…] se lo psicodramma aiuta qualcuno a formulare domande che non ha potuto articolare nella famiglia non è perché costituisca una famiglia sostitutiva, ma in quanto offre al soggetto quello che anche una famiglia sufficientemente buona avrebbe dovuto offrire e cioè dei momenti di mediazione tra i rapporti primari e i rapporti sociali intesi nel senso più vasto».
È questa, tra molte altre, la motivazione della forza dello psicodramma? …. Il del suo segreto successo?
Troverete in questo numero anche articoli provenienti da altri ambiti sia del campo clinico: psicoanalisi (in tutte le sue sfaccettature), campo psichiatrico, psicoterapia sistemica. Anche nel “Campo dell’Altro”, in questo caso quello della pedagogia, è inserito un contributo su una ricerca condotta su famiglie multiculturali, ricerca dalla quale emergono le difficoltà di trovare un modello educativo condiviso. Nella sezione “Trailer”, l’analisi di due film. Il primo, Mountains May Depart di Jia Zhang-Ke, del 2015, che tratta una storia familiare intrecciata alle problematiche della nazione cinese. Il secondo è un vecchio film del grande regista Ken Loach, Family life, che mette in evidenza le contraddizioni di una famiglia degli anni 80 ed il suo contatto tragico con il mondo psichiatrico.
Abbiamo curato con particolare attenzione anche la scelta delle letture che sono state recensite e proposte in questi termini. Letteratura attuale e saggi ci permettono di puntare il su tutti focus gli aspetti delle nostre nuove famiglie.
Da tutti i contributi emerge chiara una nota: per poter a non possiamo non tenere dirigere la cur conto delle nuove forme di famiglia, lontane spesso dal modello tradizionale di padre – madre – figli, che ormai prendono piede anche nel nostro paese e nel nostro vecchio continente. In che modo influiscono e orientano la psiche e le sue “strutture cliniche”? Stanno cambiando le forme del pathos, e se sì, in che modo?

Fabiola Fortuna

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Anno 8, N. 1 Dicembre 2016

Il romanzo familiare

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www.sipsarivista.it